Nel mondo, una delle piaghe per le famiglie è quello di non poter avere una casa tutta per sè. Un’altro grosso problema che accomuna le varie nazioni del nostro pianeta è lo smaltimento dei rifiuti. In particolare, l’uso delle bottiglie di plastica crea un’enorme quantità di rifiuti che di regola, per salvare noi e l’ambiente in cui viviamo, andrebbero sempre riciclati. Così in diversi paesi del mondo è nato un curiosissimo fenomeno che potrebbe facilmente creare una rivoluzione nel campo dell’edilizia: le case fatte di bottiglia. Il contesto è semplice quanto efficace: si selezionano le bottiglie di plastica e poggiandole una sopra l’altra ad incastro, grazie all’aggiunta di prodotti per il fissaggio, si realizzano le mura per un’edificio in grado di essere quindi utilizzato come una qualsiasi altra casa fatta da materiali tradizionali. In questo video è documentata in pochi secondi una semplice fase di selezione delle bottiglie di plastica:
In questa fase successiva si inseriscono le bottiglie in un modo di costruzione non tanto diverso da come si farebbe con dei mattoni per l’edilizia:
Il lavoro di Andreas Froese, che ha insegnato questa tecnica ad alcuni dei paesi meno fortunati del mondo utilizzando l’architettura sostenibile e la bioedilizia costruendo quindi edifici con bottiglie in PET, terra e altri materiali da riciclo:
In Paraguay una televisione locale ha realizzato un servizio per intervistare alcuni giovani architetti che hanno dedicato parte del loro tempo alla costruzione di originali edifici realizzati con le bottiglie:
In un edificio simile le bottiglie non devono essere necessariamente “nascoste”, come dimostra questa graziosa casetta realizzata con bottiglie in plastica ben visibili, utilizzate persino per la costruzione dei mobili, dalle poltrone al letto:
