Ma, in tempi di picchi di contagio da virus influenzale, ci sono dei consigli adatti per ‘limitare i danni’? “Dipende dai sintomi associati alla forma influenzale. Se di tipo gastrointestinale – spiega ancora l’esperta – bisogna reintegrare liquidi e sali minerali attraverso acqua, frutta e verdura”. Per il resto, “non esistono evidenze su alimenti associati a una riduzione della sintomatologia, ma è ovvio che alimentazione equilibrata, povera di grassi o frazionata in più pasti laddove l’appetito è scarso, sicuramente aiuta”. Quando poi i sintomi sono di tipo respiratorio, il classico latte e miele, “ha effetto benefico, pur se non ha un’evidenza scientifica”, mentre bevande alcoliche calde, “non comportano nessun beneficio, nonostante rientri tra i consigli della nonna”. Sul fatto, infine, che i latticini siano da sconsigliare per supposti effetti infiammatori conclude, “non esiste supporto scientifico”. (ANSA)
Vitamina C contro raffreddore? I dietisti affermano “non è documentato scientificamente”
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