Dare un’occhiata al cervello mentre parli con qualcuno

Ecco il cervello umano. Come fa l’insieme di 100 miliardi di cellule nervose ben compatate a farci pensare, sentire, agire e percepire il mondo? Gli scienziati americani del Yale Brain Function Lab, Connecticut, stanno cercando di capire meglio cosa avviene nel nostro cervello durante una conversazione tramite le registrazioni di una cuffia collegata a 64 cavi.

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L’azione dei terminali di questi cavi a fibre ottiche consentono di sondare il cervello con una penetrazione non invasiva di 2,5 cm.

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In questo modo, gli scienziati ottengono immagini dettagliate del cervello con macchie colorate luminose che indicano l’attività cerebrale. Non è come una radiografia, piuttosto assomiglia a una ricostruzione che coinvolge alcune ipotesi di fondo e una elaborazione dati.

JOY HIRSCH, ricercatore alla YALE UNIVERSITY:
“Vogliamo capire il circuito neuronale associato all’interazione fra individui. E’ probabile che sia una funzione fondamentale della specie umana di cui pure sappiamo pochissimo. Le nuove informazioni indicano che le reazioni del volto sono legate al lato intimo del sistema linguistico come quello che viene utilizzato nell’interazione del dialogo”.

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Due ricercatori del laboratorio consentono di dare un’occhiata al loro cervello mentre chiacchierano: due cervelli in conversazione, cioè una danza intricata di attività interne. Allo stesso tempo gli scienziati stanno identificando modelli visivi. Modelli alterati indicano condizioni di disturbo: panico e depressione. La ricerca può anche aiutare a comprendere le dinamiche dell’autismo.

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JOY HIRSCH: “Nel caso dell’ autismo, la caratteristica principale del disturbo, quel che si nota quando i genitori o i medici sospettano che un bambino potrebbe essere autistico, è che non riesce ad entrare in contatto con altre persone, eppure poco si conosce del circuito neuronale in relazione all’impegno con gli altri”.

A Princeton il neuroscienziato Uri Hasson sta cercando il modo in cui il cervello interagisce quando si parla con qualcuno. I ricercatori hanno misurato inoltre l’ossigenazione di un cervello in conversazione. I circuiti cerebrali usano più ossigeno quando sono più attivi, le misurazioni servono a capire meglio l’ attività cerebrale durante la conversazione. Ma non basta”.

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URI HASSON, ricercatore: “Abbiamo sviluppato un nuovo metodo col quale si possono scannerizzare le persone in conversazione sulla vita reale ed io posso presentare le storie ad un gruppo di ascolto. E quello che domandiamo è se migliora la comunicazione se il cervello degli ascoltatori appare simile a quello di chi parla. Se mi capisci i nostri cervelli possono entrare in sintonia”

Col progresso delle macchine e delle analisi e non solo gli scienziati si aspettano maggiori scoperte nel campo. (Euronews)

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