Dall’esterno sembra un grande hangar grigio: lunghi corridoi densi di computer incastonati e illuminati da bagliori violetti col sottofondo del ronzio di ventilatori giganti. Benvenuti al Node Pole, un hub ad alta tecnologia a Luleå, Svezia del nord, cioè il primo datacenter di Facebook fuori dagli Stati Uniti. E ‘stato inaugurato nel 2011 ed è immerso in una pineta con tanto di lago e isolette. Il Circolo Polare Artico è poco distante. Facebook dispone di quattro data center giganti negli USA. La costruzione del centro svedese risponde alla necessità di stoccare enormi quantità di dati elettronici generati in tutto il mondo, ad un ritmo che raddoppia piu’ o meno ogni 18 mesi. Il VIDEO:
Stando a Facebook questo datacentre è fra i piu’ efficienti in termini di consumo energetico mai realizzato, grazie al freddo clima locale, in inverno si raggiungono i -20C . L’aria esterna congelata viene pompata all’interno dell’edificio. Agisce da refrigerante naturale dell’aria calda generata dai server in funzione. Muri di ventilatori assiali mantengono le temperature costanti. Facebook aggiunge che questo data center rispetta l’ambiente.
La scelta della posizione è dipesa anche dalla presenza di centrali idroelettriche che un secolo fa la Svezia aveva costruito per rifornire industrie come fonderie, cartiere e non solo. Oggi queste industrie si sono ridotte lasciando alla regione settentrionale, Norrland, un surplus di potenza. Il data center di Facebook sfrutta questa realtà.
Facebook significa 350mila fotografie al giorno, miliardi di ‘mi piace’ e messaggi. Se si carica un selfie a Londra o si pubblica un aggiornamento a Parigi i relativi dati saranno conservati qui a Luleå. Gli ambientalisti sostengono che Facebook ci ha messo un po’ prima di capire quanto sia importante essere sostenitori di scelte come questa. (Fonte: Euronews)