380 telecamere notturne nel parco rillevano il calore e il movimento e hanno raccolto 200mila immagini di creature inclusi il potoroo tridactylus, peramele, antechinus. Ma solo un quoll. I ricercatori prevedono di usare le immagini per capire quali sono i punti migliori per adescare le volpi selvatiche nel parco di Otway. Il timore è che con la possibile scomparsa del quoll maculato possano esserci conseguenze ambientali pesanti e drammatiche per l’intero ecosistema.
Cathy Longmore, Parks Victoria: “Con le telecamere possiamo vedere quali animali abbiamo in certe aree, il numero di volpi e i gatti selvatici. Possiamo fare un confronto con quanti ce n’erano il primo anno rispetto al quinto e poi al decimo e quelli che verranno”.
Negli ultimi tre anni, i cani da fiuto sono stati addestrati a riconoscere l’odore dei quoll e l’anno scorso ci sono riusciti, sui sentieri, con un certo successo. Un ulteriore passo verso la conservazione di una specie vitale per l’ecosistema. Qui sotto un servizio televisivo realizzato da Euronews: