ELT, Extremely Large Telescope: il più grande occhio rivolto al cielo

Sulla vetta del Cerro Armazones, a 3000 metri sulle Ande cilene, sta sorgendo quello che diventerà il più grande telescopio al mondo nelle bande dell’ottico e vicino infrarosso: ELT, l’Extremely Large Telescope, gestito dall’ESO, l’organizzazione europea per l’osservazione astronomica nell’emisfero sud.

Il telescopio dovrebbe entrare in funzione a metà del prossimo decennio. Il limpido cielo australe si rifletterà ogni notte nello specchio da 39 metri di diametro, composto da un mosaico di 800 segmenti esagonali da un metro e mezzo, e negli altri specchi che convogliano il fascio di luce verso gli strumenti di osservazione.
L’Italia è protagonista in questa avventura, dovendo costruire la cupola e la struttura meccanica del telescopio. Una vera e propria sfida ingegneristica, che vedrà la realizzazione di una cupola di 80 metri di diametro, completamente rotante e pesante ben 5000 tonnellate, e di una montatura con una massa complessiva movimentabile di oltre 3000 tonnellate. L’altezza complessiva del telescopio, 90 metri, è pari a quella di un palazzo di 30 piani e la superficie superfice su cui poggia è circa quella di un campo da calcio.

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Servizio di Stefano Parisini, Media Inaf

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