Questa importante caratteristica è fondamentale per l’intelligenza umana, ma appartiene anche a molti animali.
Negli esseri umani una popolazione può avere cervelli con una metà che è sempre più grande dell’altra (asimmetria direzionale). Altri hanno hanno la parte destra o sinistra del cervello più grande.
Ci sono poi gli essere umani con una asimmetria fluttuante del cervello, ovvero con la meta del cervello in due metà con differenze dalle forme in media riscontrate. Con la risonanza magnetica Gómez-Robles e il suo team ha ottenuto una versione digitale 3D degli emisferi cerebrali per poi mapparli confrontandoli con strutture cerebrali tra i singoli esseri umani di età compresa dai 18 ai 60 anni e di scimpanzé di età compresa dai 6 ai 50 anni.
“Sappiamo che la plasticità è una caratteristica importante nella funzione del cervello, fondamentale per l’evoluzione cognitiva umana” afferma Gómez-Robles.
La flessibilità è una caratteristica utile al cervello, che può quindi adattarsi alle condizioni del suo ambiente.
“Sarebbe interessante confrontare i risultati con i cervelli di altri primati, oltre gli esseri umani e gli scimpanzé”, conclude Gómez-Robles.
L’adattamento del cervello all’ambiente esterno è quindi una delle chiavi che ha portato lo stesso allo sviluppo dell’intelligenza nell’essere umano.
Ulteriori informazioni sulla dottoressa Aida Gómez-Robles:
http://departments.columbian.gwu.edu/anthropology/people/493