Scoperta tra le colline della Giudea, con un pavimento eccezionalmente ben conservato mosaico raffiguranti leoni, volpi, pesce e pavoni, la piccola basilica risalente al V secolo si trova a sud-ovest di Gerusalemme. Sarà visibile solo per un’altra settimana prima di essere ricoperta di terreno per la propria protezione, ad affermarlo è Amir Ganor dell’Antiquities Authority di Israele aggiungendo che il pavimento ritrovato è “uno dei più bei mosaici mai scoperti in Israele negli ultimi anni, unico nel suo artigianato e il livello di conservazione”.
Gli archeologi hanno cominciato a scavare nel sito, noto con il nome di “Hirbet Madras” a partire dal dicembre del 2010, dopo che alcuni ladri avevano cominciato il saccheggio del sito su una collina disabitata, non lontano da una comunità agricola israeliana. Anche se un primo sondaggio proposto l’edificio risultava essere una sinagoga, lo scavo ha rivelato le pietre scolpite con delle croci. L’edificio è in cima ad un’altra struttura di 500 anni più vecchia, probabilmente ebraica, scavate nella roccia sottostante in una rete di tunnel che gli archeologi credono sono stati usati dai ribelli ebrei contro gli eserciti romani nel II secolo. Gli scalini in pietra conducono dal piano della chiesa in una piccola grotta sepolcrale, grotta che si pensa potrebbe essere stata il luogo di sepoltura del profeta Zaccaria dell’Antico Testamento.