Ritrovato in una grotta nei pressi di Somerset, in Inghilterra, il cranio umano potrebbe risultare il più antico sin’ora ritrovato. In realtà si tratterebbero di due resti distinti di crani umani utilizzati come coppe. Due di coppe di teschio che appartenevano ad adulti e l’altra ad un bambino di circa 3 anni di vita. Le coppe ritrovate risalgono a 14,7 mila anni da uomini preistorici che abitavano l’Europa occidentale. E ‘chiaro come le tazze sono state usate esattamente, anche se è possibile che figurava nel sorta sorta di rituale.
Un utilizzo piuttosto macabro dei resti umani, già descritto dal greco Erodoto, nonché dagli antichi cinesi storici Sima Qian se non anche in passato dagli aborigeni australiani così come gli abitanti delle isole Figi, nonché le altre isole dell’Oceania.
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“Forse la cosa più sorprendente è il modo abile nel manipolare i corpi umani”, afferma Silvia Bello, paleontologa presso il Natural History Museum di Londra. “È stato un processo molto meticoloso che dimostra quanto questa popolazione fosse tecnologicamente avanzata. Dimostra anche un comportamento funerario molto complesso.”