Nucleare ? Geoalternativa – Energia Geotermica – il video da YouTube

Si parla di energie alternative ma mai della risorsa rappresentata dalla terra: L’energia geotermica. Man mano che si scende in profondità la temperatura aumenta: iniettando dell’acqua in una tubatura essa, scendendo in profondità, si scalda e, ad un certo punto, raggiunge una temperatura tale da risalire in pressione e azionare delle turbine che producono energia elettrica. In presenza di fenomeni vulcanici questo processo è possibile a profondità minori e con minori costi. ln Italia almeno 5 regioni si presterebbero alla perfezione a questo sfruttamento.

Attualmente solamente in Toscana esistono impianti geotermici e non soddisfano che una piccola percentuale del fabbisogno energetico medio. In Bangladesh si stanno però costruendo centrali che avrebbero 280 MW di potenza. Con 200 centrali di questo genere verrebbe soddisfatto il 119% del nostro fabbisogno, potremmo addirittura esportare il 19% della produzione! 1 KWh prodotto con energia geotermica costerebbe 0.05€, attualmente noi paghiamo 0.26€/KWh (questa è la tariffa più bassa ENEL e esente tasse). Oltre ai costi convenienti utilizzeremmo una risorsa del nostro stesso territorio, una risorsa PULITA. svantaggi? l’impatto ambientale – tuttavia andrebbe considerato l’impatto di 200 centrali geotermiche, considerando che attualmente sono 3000 quelle di varia natura presenti sul territorio -; costi di manutenzione – ma non ci sarebbero i costi dello smaltimento di alcun tipo di scoria -.
Allora, è una follia pensare al geotermico come concreta possibilità per il futuro?!
facciamo un piccolo confronto, per esempio con le centrali nucleari:
– una centrale nucleare costa 4 MILIARDI DI EURO, una centrale geotermica 40 MILIONI
– 200 centrali geotermiche costerebbero circa 10 MILIARDI di euro, 10 centrali nucleari 40 MILIARDI
– 10 centrali nucleari soddisfarrebbero meno del 30% del fabbisogno energetico italiano, 200 centrali produrrebbero più di quanto riusciamo a consumare
– 10 centrali offrirebbero 7000 posti di lavoro; 200 centrali 6000 quindi si equivarrebbero quasi. Ma la spesa pubblica per un operaio di una centrale nucleare è maggiore, dal momento che bisogna considerare l’indennizzo dovuto al rischio radioattività
– ecologicamente parlando si produrrebbe un energia a partire da un fenomeno già presente in natura, indipendentemente dal fatto che venga o meno sfruttato.

Tutte queste informazioni sono reperibili sulla rete, e questa sintesi è uno spunto di riflessione. Continuate a cercare, a verificare, a correggere..

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e, soprattutto, non dimenticate che il primo modo di produrre energia pulita è porre attenzione ai consumi!

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Fonte: canale YouTube “lupoenzo

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