Il fungo in questione, il B. dendrobatidis, è capace di disturbare l’equilibrio elettrolitico e portare al fatale arresto cardiaco nell’organismo dell’anfibio. Recenti studi dei ricercatori però dimostrerebbero come Daphnia magna si nutra delle spore del fungo.
“Riteniamo che il controllo biologico sia la migliore possibilità per il controllo di questa malattia fungina, e ora abbiamo un buon candidato per questo”, ha aggiunto un ricercatore.
Tuttavia i ricercatori precisano come non ci sia bisogno di sterminare il fungo per salvare gli animali, basterebbe soltanto utilizzare questa tecnica per ridurne l’intensità in natura.
La malattia causata dal fungo è stata identificata come chitridiomicosi, e secondo il lo studio minaccerebbe un terzo della popolazione mondiale di anfibi. Lo studio è stato sostenuto in parte dalla National Science Foundation (NSF).