Una notizia recentissima, dicevamo, che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte delle cronache nazionali, ma che può ritornarci utile se si pensa che proprio in questi giorni ed in particolare il 16 febbraio p.v. la TAP, la società che si sta occupando della realizzazione dell’omonimo megagasdotto che passerà sotto l’Adriatico ha indetto un assemblea pubblica in Melendugno (LE) per incontrare la cittadinanza del territorio su cui dovrà passare la condotta per spiegare i benefici che lo stesso potrebbe portare alle comunità interessate. Come è noto, l’idea stessa che un’opera di tale portata possa insistere su una zona d’inestimabile valore paesaggistico quale quella individuata ha fatto sollevare una serie di giustificate e legittime polemiche che hanno portato alla costituzione di un comitato spontaneo composto da semplici cittadini, associazioni, movimenti e partiti politici, denominato “NO TAP” – cui ha anche aderito lo “Sportello dei Diritti”. Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la notizia dell’esplosione del gasdotto in Toscana segna un punto a sfavore sulle rassicurazioni che potranno essere portate dagli addetti ai lavori, anche perché la scelta dell’approdo in un’area di così alta rilevanza turistica e ambientale rappresenta un pugno al cuore di un’economia quale quella salentina che fonda la sua ragion d’essere nello sviluppo ecosostenibile, ritenendo che vi siano aree ad alta industrializzazione a nord della zona interessata ben più adatte ad accogliere la condotta trans adriatica.
Lecce, 14 febbraio 2012
Giovanni D’AGATA