Nel centro di Atene un ragazzo di sedici anni ha fame e si avvicina a un panificio. Entra e chiede educatamente al fornaio qualcosa da mangiare perché è digiuno da diversi giorni. Il fornaio è pronto a dargli due pezzi di pane. Il ragazzo si siede sulla soglia e li mangia entrambi voracemente. Poco dopo resta esanime lì, sulla soglia del forno. Ha avuto finalmente da mangiare dopo giorni, ma l’organismo è troppo indebolito e non ha potuto resistere. Così un sedicenne muore di fame in Grecia. Ma probabilmente non troverete questa storia sulle prime pagine dei “grandi” media. Come non leggerete le storie tragiche di centinaia di migliaia di greci devastati dalle poliche di austerity.
Del resto, la vita di un adolescente nel paese delle scuole sovraffollate e senza mezzi, dove l’esclusione dalle cure mediche riguarda ormai oltre tre milioni di persone (secondo Caritas Europa la è crollata la spesa per farmaci e ospedali, sono raddoppiati i maladi di Aids, la mortalità infantile è aumentata del 40 per cento), non ha valore.
Fonti:
www.imolaoggi.it/2013/11/27/grecia-ragazzo-di-16-anni-muore-di-fame-ad-atene