Se ami Flappy Bird non guardare questo video

50 mila dollari al giorno: tanto guadagna Flappy Bird, il gioco più scaricato sugli app store di mezzo mondo, Italia compresa. Eppure ieri il creatore, Dong Nguyen ha annunciato di volerlo ritirare dal mercato: “Ha rovinato la mia vita – ha scritto su Twitter il 29enne vietnamita – e ora lo odio”. Nessuna spiegazione sul motivo della decisione, che però “non è stata presa per motivi legali”.

Cos’è
Un’azione giudiziaria sembrava in effetti probabile, perché tra le critiche più comuni a Flappy Bird c’è quella di ricordare un po’ troppo la grafica del primo Super Mario di Nintendo. Per il resto, il gioco è assurdamente semplice: bisogna far passare un goffo uccellino attraverso dei tubi; se li sfiora muore e si ricomincia da capo. Tutto quello che c’è da fare è toccare lo schermo per tenere il volatile alla giusta altezza, non è richiesta nessuna particolare abilità né conoscenze, basta sapere come agisce la forza di gravità. Eppure è un gioco molto difficile, arrivare a dieci punti è già impegnativo, oltre i cinquanta si entra nel novero dei campioni.

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Flappy Bird è disponibile per smartphone e tablet, sia Apple che Android. È gratuito e tutti gli introiti di Nguyen derivano dai banner pubblicitari. Realizzato in tre giorni di lavoro, è stato scaricato oltre 50 milioni di volte, e oggi ha un’infinità di recensioni (152 mila in nell’App Store americano: trenta volte più di Facebook e Twitter).Tanti raccontano di non riuscire a smettere di giocare, che Flappy Bird ha devastato la loro vita, che passano le giornate a cercare di valore l’uccellino obeso attraverso i tubi. E qui cominciano le perplessità: molti, infatti, assegnano quattro o cinque stelle, ma lasciano una recensione sostanzialmente negativa. La contraddizione non è passata inosservata, e qualcuno ha avanzato il sospetto che i giudizi fossero pilotati, o addirittura generati non da esseri umani, ma da computer.

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Bot, si chiamano: generano false recensioni mettendo insieme frasi generiche. Questo potrebbe essere il segreto dietro il successo inaspettato del gioco, lanciato lo scorso maggio nella generale indifferenza, un’app persa tra un milione di altre. Invece, da novembre 2013, Flappy Bird ha cominciato a salire nelle classifiche dei download: il 17 gennaio era al numero uno nell’App Store Usa, poco dopo è arrivata in cima a quello britannico, poi a ruota ha conquistato Germania, Francia, Spagna, Italia e molti altri Paesi. E ha alimentato la curiosità per altri due giochi di Nguyen, Super Ball Juggling e Shirken Block, attualmente al quinto e diciannovesimo posto tra i più scaricati su iTunes Usa. “Non ho usato nessun trucchetto promozionale”, ha spiegato l’autore. “Tutti gli account di Flappy Bird su Twitter, Facebook e Instagram non sono miei. La popolarità potrebbe essere solo fortuna”.

Di Flappy Bird, insomma, si parla moltissimo. E ancora di più dopo l’annuncio che a breve non sarà più possibile scaricarlo: una ricerca su Google riporta 22,3 milioni di risultati, quasi quanto un altro grande successo virale (o viralmente pilotato) come Gangnam Style, il tormentone dance di Psy, che si attesta sui 24 milioni. Vengono da blog, siti web, social network. Su Twitter, ad esempio, migliaia di messaggi segnalano recensioni, con immagini o link: una sorta di gioco sul gioco, una gara a chi trova i commenti più bizzarri (digitando “Flappy Bird Review” viene fuori perfino la storia di un homeless di San Francisco che si è rifatto una vita grazie al giochino). Intanto, alle 21 di domenica, Flappy Bird è scomparso davvero dagli store e a essere cambiata è la vita di Dong Nguyen, fino a ieri discreto programmatore con molta fortuna, ora geniale profeta del marketing più evoluto. Intanto c’è chi ha realizzato fanatici video pubblicandoli su YouTube:

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E ancora, Chuck Norris vs Flappy Bird:

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