Il misterioso giallo di Jack lo Squartatore, o “the Ripper”, sicuramente uno dei serial killer più famosi della storia, potrebbe adesso conoscere una fine. Il luogo degli omicidi attribuiti al serial killer, una Londra di fine secolo piena di nebbia e ricca di attività industriali tra le vie di White Chapel del 1888, gli orari serali degli omicidi e la scelta delle vittime, tutte prostitute, hanno fatto aprire gli occhi agli investigatori, e dopo 126 anni il caso potrebbe essere chiuso.
La lista degli indagati:
Montague John Druitt
Jacob Levy
Michael Ostrog
George Chapman
Francis Tumblety
William Bury
Aaron Kosminski
Le analisi del Dna:
Il 7 settembre 2014 sono state effettuate le analisi del DNA ritrovato in una sciarpa accanto alla quarta vittima, Catherine Eddowes, e i dati sono stati confrontati con quelli della sorella di Kosminski. Analizzando le comparazioni, il ricercatore Jari Louhelainen, attraverso un lavoro commissionato da Russel Edwards, è giunto alla conclusione che Jack lo Squartatore altri non era che Aaron Kosminski, soggetto affetto da manie schizofreniche, il quale morì in solitudine nel 1919 a seguito di una cancrena alla gamba. Qui sotto un servizio della BBC:
Una vita passata in solitudine:
Dopo più di un secolo di indagini, nonostante l’evidenzia, molti sono ancora diffidenti sul caso. Bisogna però ricordare che già all’epoca delle prime indagini Kosminski era uno dei principali sospetti, in quanto residente abitava al centro della zona teatro degli omicidi. Descritto come un uomo di indole pacifica, Kosminski passò il resto della sua vita scontando la propria pena all’interno di un istituto per malati di mente di Leavesden. Fu in un certo senso la natura a punirlo, cosa che la legge non era riuscita a fare per mancanza di prove.