La cellula infine esplode, e un’orda di parassiti entra in circolo nel sangue.Nel giro di trenta secondi comunque i parassiti sono di nuovo al sicuro in una cellula: questa volta però si sono intrufolati in un globulo rosso. Nei due giorni successivi, continuano a mangiare e riprodursi furtivamente; una volta consumato, il globulo rosso esplode, e ancora una volta nel sangue scoppia il caos. Il corpo inizia ad accorgersi di esser stato attaccato: mal di testa e dolori muscolari sono il segno che il sistema immunitario è stato attivato. Ma se la vittima è al primo attacco di malaria, il responso immunitario servirà a poco: l’allarme è suonato, ma i ladri si sono già nascosti, ovvero i parassiti hanno già ricominciato ad entrare nelle cellule, divorarle e riprodursi. A questo punto la temperatura interna aumenta, perché il corpo cerca di cuocere gli intrusi: il tremore generato dalle vibrazioni muscolari genera calore, seguito da febbre alta e tantissimo sudore. Freddo, caldo, umido: più che sensazioni, sono chiari sintomi della malattia. I parassiti continuano a riprodursi, e dopo un altro paio di cicli ce ne sono ormai miliardi in circolo nel sangue. La febbre adesso è altissima, perché il corpo si sta praticamente cuocendo fino alla morte,”tutto per fermare il nemico”, inutilmente.
I plasmodi possono addirittura ordinare alle cellule di aiutarli a sopravvivere: alcune cellule infettate dal falciparum si fanno crescere delle specie di manopole di velcro in superficie e mentre passano nei capillari del cervello si attaccano ai lati. Così facendo evitano di finire nella milza, che ripulisce il corpo eliminando le cellule danneggiate. Nessuno ha ancora capito perché il cervello si gonfi dopo questo processo, ma l’infezione è ormai diventata malaria cerebrale, la variante più temuta. A questo punto il corpo inizia a sfaldarsi.Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, l’utilizzo del Viagra nel trattamento antimalarico che può essere utilizzato come alternativa alla medicina per migliorare la vita sessuale negli uomini costituesce un’utile novità terapeutica.