Un dubbio sorge spontaneo: in base a quali informazioni “dettate” l’algoritmo sta agendo? In base a quali regole verrà deciso che un sito parla di “cospirazione” e l’altro fonte attendibile? Si rischia la censura sul web solo per una voce fuori dal coro o l’algoritmo sarà capace effettivamente di “punire” esclusivamente chi spara balle ad utenti creduloni?
Attualmente, il motore di ricerca Google classifica i siti web in base alla loro popolarità, principalmente sui pettegolezzi su siti famosi e teorie del complotto. Tuttavia, questo è destinato a cambiare: l’azienda sta sviluppando un programma in modo che i siti vengano elencati in base alla loro veridicità e saranno ordinati secondo la classifica.
Lo scienziato Hal Hodson, su New Scientist spiega che il software funziona accedendo ai siti web del database, che, per accordo unanime, è ritenuta ragionevole e, pertanto, si trovano nei risultati migliori, mentre le pagine contenenti informazioni contraddittorie saranno posizionati alla fine.
Anthony Watts, fondatore del sito Watts Up With That, ha detto durante un’intervista a Fox News, che la sua situazione è preoccupante perché la maggior parte del suo traffico è generato da Google.
Lite è il nome del nuovo algoritmo, che già è in corso stabilendo una verità di ranking basato sulla conoscenza, i risultati devono essere priorità sulla base delle informazioni mediche. Ora, a medici e specialisti in medicina veterinaria sarà data la priorità in questa ricerca. In caso contrario, per esempio, la pubblicità sui vaccini non compare nei primi risultati della ricerca sul termine “morbillo”.