In Cina l’allarme inquinamento è una cosa all’ordine del giorno. Stavolta, però, la situazione è veramente tragica: dalla fine di novembre Pechino è avvolta da una fitta nube di smog che è, oltre che altamente nociva per la salute, anche pericolosa per la visibilità.
Il dato che arriva è preoccupante: i limiti della qualità dell’aria previsti dalle norme sono stati superati di 19 volte, per questo motivo le autorità cinesi hanno invitato gli abitanti di Pechino a non uscire di casa, autorizzando la chiusura di scuole e uffici. Una soluzione alquanto inutile o quantomeno efficace per il breve periodo, dato che i rimedi sarebbero altri, ad esempio ridurre la concentrazione delle Pm2,5 nell’aria, che attualmente ha raggiunto quota 500 microcgrammi per metro cubo (il limite massimo secondo l’Oms è di 25 microgrammi per metro cubo).
Vietato mettere il naso fuori casa, dunque. C’è però qualcuno che disobbedisce e si aggira per le vie di Pechino con un’aspirapolvere: si chiama Wang Renzheng, di professione artista, che ha deciso di dare un senso concreto a tutto quello smog che invade la sua città. Così ogni giorno percorre in lungo e in largo le strade di Pechino e con il suo aspirapolvere cattura le polveri nell’aria, ripulendola.
Non è tutto: una volta catturata la polvere cattiva, Wang la consegna ad una fabbrica di mattoni nella zona settentrionale di Tangshan: in 400 ore l’artista ha aspirato circa 100 grammi di polvere, che è stata aggiunta ad una miscela per realizzare mattoni.
In realtà il suo è un messaggio di denuncia contro la supremazia industriale cinese che sovrasta qualsiasi buona norma ecologista: la sua performance, intitolata ” Project Dust”, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica davanti a un problema che i cinesi stessi ignorano e sulla necessità di cercare un cambiamento assieme, prima che sia troppo tardi.
Fonte: https://it.notizie.yahoo.com