Per spiegare l’evidente differenza tra i due tipi di latte, Mallory ha citato unostudio del 2013 condotto dalla Clinical and Translational Immunology, che affermava come il latte materno cambi in base alle esigenze delbambino: “Quando si allatta un bambino, si crea un vuoto in cui la saliva del neonato passa attraverso il capezzolo della madre”.
A quel punto i recettori della ghiandola mammaria scansionano ilrisucchio del bambino alla ricerca di potenziali batteri e virus e, se rilevano qualcosa che non va (ad esempio se il bambino è malato o è in corso un’infezione), il corpo della mamma cambierà la composizione immunologica del latte, adattandolo a particolari agenti patogeni del bambino e producendo anticorpi personalizzati.
Ecco perché, ha proseguito Mallory, il latte posto nella sacca a destra(che ha tirato quando il suo bambino risultava già congestionato e raffreddato), dal colore decisamente più intenso dell’altro, assomigliava alcolostro (anche definito come “primo latte”), un liquido molto riccod’immunoglobuline, cellule immunitarie, anticorpi e leucociti.
Un post che ha premiato la giovane mamma: è stato infatti condiviso oltre 73mila volte e ha ricevuto il sostegno di Jamil Abdur Rahman, Presidentedi Ostetricia e Ginecologia del Vista East Medical Center, che ha affermato: “Non solo è possibile, ma è anche probabile che, quando una madre che allatta al seno o il suo bambino si ammalano, l’aspetto del latte materno mostra cambiamenti”.