Mario Monti: “chi governa deve mettere in discussione i diritti delle persone per la globalizzazione”

MontiNon usa mezzi termini l’ex Presidente del Consiglio italiano eletto dall’ex Presidente Napolitano, presentato in Italia come un semplice professore della Bocconi, ma già presidente europeo della Commissione Trilaterale (il gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 dal petroliere David Rockefeller) e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. A distanza di anni da quel 2011 che vide la sostituzione di un governo criticabile ma democraticamente eletto con quello di Monti, poi Letta ed infine Renzi, il “professore” afferma chiaramente che il primo obiettivo di queste elite europeiste è smontare la costituzione, il welfare state e i diritti del lavoro. Il tutto per la “globalizzazione“. Ma al termine benevolo di “villaggio globale” potrebbe facilmente celarsi l’intenzione di unificare le banche in un’unico ente di natura privata (come lo è già per la BCE, che stampa denaro a debito, non pubblico) e di eliminare ogni forma di caratteristica etnica ostile all’unificazione.

I primi effetti li vediamo già oggi: l’Euro, il TTIP, la svendita della gestione dell’acqua, dei servizi pubblici di ogni tipo e persino dei prodotti alimentari e medicinali. Ma per Monti l’obiettivo sembra sia esclusivamente la globalizzazione, è l’elemento fondamentale, più importante dei diritti civili e costituzionali. Il VIDEO:

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