Mango africano: il frutto che ha rivoluzionato le diete



Immaginate di poter perdere peso con un prodotto naturale? Continuate a leggere se volete conoscere tutte le proprietà e i benefici del mango africano.
Non siete proprio fatti per vivere mordicchiando gambi di sedano, vi piace mangiare ed è un piacere di cui non volete privarvi, ma vi piacerebbe perdere qualche chilo di troppo? Bene, allora abbiamo finalmente la giusta risposta alle vostre esigenze! Sembra incredibile, vero? Non esitate a leggere e scoprite insieme a noi i meravigliosi segreti del mango africano, il frutto che ha rivoluzionato le diete.
Un frutto che ha rivoluzionato le diete
Il mango africano, il cui nome scientifico è Irvingia Gabonensis, è un albero tipico dell’Africa occidentale, alto dai 25 ai 40 metri e molto apprezzato per le sue proprietà alimentari e medicinali. Anche se è da poco arrivato in Europa e in America, viene consumato dagli abitanti della sua regione d’origine da più di 200 anni sia sotto forma di frutto fresco che come addensante nelle zuppe.
Il seme di questo frutto è conosciuto con il nome di “dado di Dikka” o Ogbono. Secondo ricerche antropologiche, il mango africano non viene utilizzato soltanto come alimento, ma anche per trattare la febbre gialla e la diarrea persistente. Il dato più interessante è che aiuta anche durante le battute di caccia, perché diminuisce la sensazione di fame.
E ora vi domanderete: ma che effetto ha sul peso delle persone?
Il mango africano è stato ampiamente studiato perché le sue proprietà hanno risvegliato la curiosità di numerosi scienziati. Fino ad oggi sono stati pubblicati tre studi che hanno ottenuto lo stesso risultato principale: il mango africano aiuta a perdere peso!
In due degli studi sono stati scelti due gruppi di persone selezionate casualmente che avevano bisogno di perdere peso; entrambi i gruppi hanno consumato per un periodo di tempo tra le 4 e le 10 settimane rispettivamente una certa quantità di mango africano oppure una di un placebo, senza che la loro routine quotidiana soffrisse alcun cambiamento.
Alla fine dello studio, le persone che avevano assunto l’Irvingia Gabonensis 30 minuti prima di ogni pasto erano riuscite a perdere il 5,6% del peso corporeo(fino a 10 kg nel caso del secondo studio), contro l’1% del gruppo che aveva assunto un placebo. Sono state osservate anche delle diminuzioni nei livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue di chi aveva mangiato il mango africano.
Nel terzo studio, invece, è stato utilizzato un estratto del mango africano, il IGOB131, inoculato in alcuni topi, e si è osservato che questo inibiva l’immagazzinamento di grasso nelle cellule.
Attualmente sono molte le compagnie che producono capsule con l’estratto dell’Irvingia Gabonensis basandosi su questi studi, e ci sono centinaia di testimonianze positive date dalle persone che hanno impiegato questo prodotto.

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