L’astronomia non è sempre e soltanto teoria lontana “anni luce” dalle nostre vite quotidiane. Molte applicazioni create per la scienza e per lo spazio possono aiutare l’uomo a proteggere l’ambiente e salvare numerose specie animali in via di estinzione. Tutto grazie ai droni e a una tecnica di imaging utilizzata per anni per rilevare e analizzare le immagini astronomiche. La tecnologia dei droni – dai prezzi sempre più abbordabili – è stata introdotta in questo campo di ricerca riducendo drasticamente i costi, senza contare il fatto che è possibile raggiungere facilmente ogni regione del globo senza grandi difficoltà logistiche.
Per questo tipo di monitoraggio vengono utilizzate delle camere ad infrarossi nell’ambito del progetto Conservation Drones: perché possono essere usate sia di giorno che di notte, e poi perché la differenza tra la temperatura corporea degli animali e quella dell’ambiente rende le emissioni nel campo dell’infrarosso termico facilmente distinguibili. Ecco così che le camere termiche impiegate da anni in astrofisica tornano ora utili anche sulla Terra.Ogni specie, animale e vegetale, ha un profilo termico diverso, che agisce come una vera e propria impronta digitale termica: per questo sono importanti i droni dotati di camere a infrarossi.
Insomma, astrofisica ed ecologia si uniscono in una battaglia comune: combattere la deforestazione illegale, il bracconaggio e la distruzione dell’ambiente in cui viviamo, oltre a proteggere rinoceronti, orangotanghi, elefanti e molti altri animali.
Servizio di Eleonora Ferroni
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