Dijanelle Fowler è accusata di omicidio di secondo grado, di crudeltà infantile e di aver nascosto la morte della figlia. Il 15 giugno la donna aveva lasciato la propria figlia di appena un anno in auto per sei ore. La bambina era morta per arresto cardiaco.
Dijanelle Fowler, 25 anni della Gerogia, aveva appuntamento per le 10 con il suo parrucchiere. Ha ben ancorato al seggiolino la sua bambina, ha acceso l’aria condizionata è scesa dalla macchina ed è andata via lasciando la piccola da sola convinta che sarebbe stata sufficiente l’aria condizionata, ma così non è stato, infatti la vettura si è spenta e quindi anche l’aria condizionata così la piccola Skylar si è trovata nell’abitacolo rovente.
Da quel momento e per ben sei ore la piccola è rimasta sola, senza che la madre tornasse una sola volta a controllarla. Quando è tornata alla macchina, nel pomeriggio, la donna si è accorta che la sua bimba era morta. Allora, ha coperto il corpo della figlia e ha chiamato un uomo per aiutarla ad accendere la vettura. Poi ha scritto al compagno che aveva forte mal di testa e si è diretta all’ospedale universitario di Emory.
Dal parcheggio ha chiamato il pronto soccorso per segnalare che c’era una donna svenuta in macchina con una bambina e poi ha finto un malore. Quando i medici sono arrivati Skylar era morta. Al volante Dijanelle sembrava essere svenuta. In un primo momento i soccorritori hanno creduto alla versione della donna, ma con il passare del tempo, le indagini della polizia hanno portato a galla la verità.
E’ stata l’autopsia sul corpo della piccola a a fare vacillare la versione della madre. Le analisi, infatti, rivelavano che la bimba era morta da molto tempo, mentre sua madre era arrivata nel parcheggio molto tempo dopo il suo decesso In primis, a far vacillare la versione della donna. All’inizio di luglio, gli investigatori avevano abbastanza elementi per arrestarla, ma la donna si era data a una fuga disperata tra la Carolina del Sud, il New Jersey e la Florida.
Solo poche ore fa si è resa conto di non aver più scampo e si è consegnata nelle mani della polizia. Dijanelle, adesso, si trova in un carcere della contea di Dekalb dove il giudice ha disposto che rimarrà fino al processo senza la possibilità di uscire dietro il pagamento di una cauzione: in tribunale dovrà rispondere di omicidio di secondo grado, di crudeltà su un bambino e di aver nascosto la morte della figlia.