Un progettista neozelandese attualmente attivo nel territorio di Londra ha progettato una protesi stampata in 3D che aiuta a estendere le capacità umane. Il suo progetto si chiama The Third Thumb (il terzo del pollice) e contente alle nostre mani di dotarsi di un sesto dito robotico. Il suo inventore si chiama Dani Clode ed è un designer neozelandese, che vive a Londra. La sua esperienza è il design del prodotto e la fotografia.
Egli si è da poco diplomato alla Royal College of Art, con un Master in Product Design, dopo aver completato la sua laurea in Disegno Industriale presso l’Università di Victoria (Wellington, NZ). Il terzo Pollice consente anche di “indagare” sul rapporto tra il corpo e la tecnologia protesica in nuove modalità alternative. Fa parte dell’esperienza acquisita e al contempo di una parte di strumento di “auto-espressione”, un modello con il quale meglio comprendere la risposta umana a estensioni artificiali. Un video mostra le potenzialità del nuovo dispositivo:
The Third Thumb ha vinto il Helen Hamlyn Award per la creatività. Il pollice robotico ha un movimento dinamico, movimenti opposti lavorano insieme formano il pollice più funzionale. Third Thumb riproduce questi movimenti utilizzando due motori di trazione contro la tensione naturale di un materiale 3D stampato.
I motori sono controllati da due sensori di pressione installati nelle scarpe, sotto le dita, che comunicano con il pollice attraverso la connessione Bluetooth. Un comando a pedale ispirato a prodotti che aiutano a sviluppare il già consolidato legame tra le nostre mani e i nostri piedi.