Il bello ed esotico leopardo delle nevi è stato escluso dalla lista degli animali “in pericolo” dal 1972, ma un brivido di speranza sta ora attraversando questi piccoli gatti di montagna. Dopo una valutazione a tre anni sui tassi di declino della popolazione, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha migliorato lo status del leopardo delle nevi da “in via di estinzione” a “vulnerabili”.
Il leopardo delle nevi (Panthera uncia Schreber, 1775) è un felide di dimensioni abbastanza grandi originario delle catene montuose dell’Asia centrale. La sua classificazione è stata soggetta a cambiamenti negli ultimi anni e alcune autorità, come Mammal Species of the World e la CITES, continuano a chiamarlo con il vecchio nome Uncia uncia. Tuttavia, recenti analisi genetiche[1][4] hanno chiaramente dimostrato la sua appartenenza al genere Panthera, e come tale viene classificato dalla IUCN. In passato ne venivano riconosciute due sottospecie, ma con le analisi genetiche è stato scoperto che tale suddivisione è inesatta.
“La specie ha ancora un alto rischio di estinzione in natura e probabilmente è ancora in declino”, ha dichiarato il conservatore Tom McCarthy. “Proprio non al tasso precedentemente pensato”. I leopardi della neve sono pesantemente cacciati per la loro pelle spessa e per le ossa, portando ad una popolazione adulta in rapida diminuzione in natura. Mentre il mondo dovrebbe ancora essere molto preoccupato per lo stato dei leopardi, possiamo almeno celebrare la loro nuova condizione come una piccola vittoria nella lotta per la loro sopravvivenza.
I leopardi di neve sono nativi dell’Asia centrale e sono quindi considerati simboli importanti della cultura nativa in Kazakistan, Kirghizistan e in parte della Russia. Per celebrare questo importante traguardo, abbiamo selezionando alcuni scatti fotografici diffusi sul web di questo affascinante animale:
a testa in giù:
cucciolo:
un morsetto alla coda di mamma:
ancora un morso:
uno sguardo timido:
… un saluto alla famiglia:
… e poi a nanna: