Nelle Marche e in Abruzzo viene chiamato “scarcioful“, in Campania “carcioffola“, in Calabria “caccioffulu” o “cancioffulu” e in Sicilia “cacocciula“, ma è sempre lo stesso fiore che costituisce un’importante sorgente di potassio e ferro: inoltre contiene un particolare principio attivo, chiamato cinarina, che oltre a favorire la diuresi, facilita anche la secrezione biliare. Per tale ragione, sono molto indicati per chi soffre di diabete.
Pochi sanno, tra l’altro, che rappresentano anche uno degli alimenti più ricchi di fibre presenti in natura, e per tale ragione aiutano la nostra regolarità intestinale. Ma le proprietà benefiche dei carciofi non finiscono certo qui: questo ortaggio, infatti, essendo ipocolesterolemizzante ha effetti positivi anche sull’intero sistema cardiocircolatorio. Un piccolo consiglio per l’acquisto da Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”: premete con pollice e indice una foglia esterna del carciofo e schiacciate con forza. Se oppone resistenza e non si appiattisce significa che è fresco e pronto al consumo. Altrimenti, desistete.