L’indagine, coordinata dalla Procura di Como, riferisce Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è scattata su più fronti. Verificata l’esistenza dell’istituto di credito francese che dovrebbe aver emesso l’assegno, le autorità dovranno ora controllare se questo sia stato effettivamente emesso per quell’importo e risalire al destinatario. Sempre che il titolo risulti reale.
Stando a quanto riportato da alcune fonti giornalistiche, l’assegno è stato emesso da un conto della filiale di Zurigo della banca francese «Societé Générale», e il beneficiario sarebbe un cittadino straniero, secondo il broker un suo cliente. I funzionari di dogana e la guardia di finanza hanno iniziato verifiche sull’autenticità del titolo di credito e sulla la sua copertura. Per il momento si procede con l’ipotesi di reato di riciclaggio, motivo per cui l’assegno è stato sequestrato e il broker indagato a piede libero.