Tra i monti e sentieri altissimi, il posto incredibile molto vicino all’Italia. Ecco dove – video

Il territorio elvetico può essere diviso in tre grandi regioni tra loro differenti: le Alpi (e le loro appendici prealpine), l’Altipiano (tedSchweizer MittellandfrPlateau suisse) e la catena del Giura (latinizzato in Juria; il termine deriva forse dalla radice celtica jura ‘foresta di montagna, monte boscoso’, da cui il francoprovenzale dzorjour). La regione alpina e le Prealpi coprono insieme il 60% del territorio svizzero (rispettivamente il 48% e il 12% del totale) e costituiscono, nel cuore d’Europa, un importante spartiacque e il punto d’incontro di due diversi climi. Il versante sud delle Alpi comprende il Canton Ticino, le valli MesolcinaCalancaBregagliaPoschiavoMonastero e Divedro. Le tre grandi valli anteriori del Rodano (Vallese) del Reno (Surselva) e dell’Inn (Engadina) separano chiaramente il versante sud delle Alpi da quello nord. Solo in prossimità del massiccio del San Gottardo, le tre vallate si avvicinano, permettendo di valicare le Alpi con un solo passo: dalla Leventina (versante sud) alla valle della Reuss (versante nord).

A nord delle Alpi e delle Prealpi (quando si raggiunge un’altitudine inferiore ai 1500 m) si estende l’Altipiano, delimitato a nord-ovest dai rilievi del Giura, a nord-est dal Lago di Costanza e a sud-ovest dal Lago Lemano. La regione ha un’altitudine compresa fra i 400 e i 600 metri ed è interrotta da numerosi laghi. Poco a sud di Ginevra, dall’arco alpino si stacca la catena del Giura, che continua la sua estensione in territorio francese (Franca Contea). È un massiccio poco elevato, mediamente attorno ai 1000 m che delimita per 300 km l’Altipiano verso ovest e verso nord, il punto più alto – la Crête de la Neige – si trova in territorio francese a 1720 m. Due fiumi delimitano a loro volta il Giura: il Rodano a ovest e l’Aare a nord. Poco sopra, all’estremità nord-occidentale della Svizzera, si trova la città di Basilea che giace sul Bassopiano renano.

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In Svizzera svettano complessivamente 74 cime oltre i 4000 metri, di cui 55 completamente nel territorio svizzero e 19 al confine con l’Italia. Le dodici cime più alte sono tutte nelle Alpi vallesane. Il punto più elevato è rappresentato dai 4.634 m sul livello del mare della Punta Dufour del massiccio del Monte Rosa, poco distante dall’Italia, mentre la montagna più alta interamente nel territorio della Confederazione è il Dom, di 4.545 m s.l.m., tra Zermatt e Saas Fee. Il monte svizzero (condiviso con l’Italia) più noto al mondo è probabilmente il Cervino, anche conosciuto come Matterhorn (4.478 m s.l.m.), a sud di Zermatt. Anche il gruppo composto da Eiger (3970 m s.l.m.), Mönch (4.107 m s.l.m.) e Jungfrau (4.158 m s.l.m.) nelle Alpi bernesi è uno dei panorami più fotografati.

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Differenti fenomeni geologici hanno concorso alla formazione dell’attuale paesaggio e della natura del suolo elvetico. La geologia della Svizzera è fortemente marcata dalla formazione delle Alpi (Orogenesi alpina). Geologicamente le Alpi sono montagne giovani: pur essendo costituite in massima parte da rocce del Mesozoico, sono sorte solo nel Cenozoico. Nel tardo Cretaceo avvenne una prima collisione fra la placca africana e quella euroasiatica (fase Eo-Alpina). In un secondo tempo (Oligocene e Miocene) la spinta fra le due placche portò in superficie gli strati che si erano depositati sul fondo della Tetide durante il Triassico e il Giurassico (arenariemarnecalcari e argille). Dai rilievi sgorgarono i primi fiumi che depositarono nel mare materiale di erosione, formando la molassa. In un’ultima fase (coincidente con il Pliocene) la collisione generò l’innalzamento della catena del Giura, portando in superficie anche gli strati di molassa.

Ai nostri giorni continua la convergenza delle due placche facendo proseguire l’innalzamento delle Alpi (dal millimetro al centimetro annui), bilanciato però dall’attività erosiva. La Svizzera si ritrova oggi su una zolla tettonica relativamente calma, anche se la città di Basilea è stata distrutta da un sisma il 18 ottobre 1356 (forse il principale evento sismico dell’Europa centrale). Le regioni geologicamente più attive sono la Fossa Renana e il Vallese. Riguardo alla natura del suolo, partendo da nord, il Giura è costituito da pieghe calcaree, cui si sovrappongono nell’Altipiano (sino al Rigi) gli strati sovrapposti (non piegati) di molassa. Scomparsa la Molassa, riaffiora il calcare nelle Alpi settentrionali (Alpi calcaree del Nord). Le Alpi centrali (Bristen, San Gottardo) sono costituite da un massiccio granitico e nella falda pennidica(Sopraceneri) da gneissmicascisti e dolomie. Ricompare il calcare nelle Prealpi meridionali (Sottoceneri) con gneis, dolomie, porfiriti e marmi. Un paese da visitare, sopratutto per gli amanti della montagna e della geologia! Un video:

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