Come? VIMOS prende un’immagine di una regione nel cielo, contenente centinaia di galassie. L’astronomo può identificare quali di queste galassie sono interessate e segnarne circa un centinaio. Una fresa laser ad alta precisione utilizzerà queste informazioni per praticare piccole fenditure su una piastra metallica, nella posizione esatta delle galassie. Questa maschera viene quindi inserita in VIMOS, in modo che solo la luce degli oggetti interessanti entri nello strumento. Quindi, la luce di quegli oggetti è suddivisa nelle sue componenti di colore da un dispositivo a forma di prisma, producendo uno spettro. “Se non ci fosse la maschera che blocca la luce dagli oggetti meno interessanti, migliaia di spettri si sovrapporranno e i dati non potranno essere analizzati”, afferma Mieske.
Gli spettri sono registrati sulle quattro telecamere del dispositivo con accoppiamento di carica (CCD) montate all’estremità dello strumento. ” Invece di registrare immagini di sorgenti puntiformi, registriamo una lunga striscia (spettro) per ogni oggetto che rivela la loro composizione e il movimento nello spazio”, afferma Steffen Mieske. Grazie alla sua capacità di osservare un centinaio di galassie allo stesso tempo, VIMOS potrebbe raccogliere gli spettri di decine di migliaia di galassie sulla storia dell’Universo, mostrando come si sono formati, cresciuti ed evoluti.
Tuttavia, mentre VIMOS eccelle nel prendere spettri di centinaia di galassie lontane, può anche osservare le galassie vicine. Dato che queste galassie appaiono molto più grandi nel cielo, non basta uno spettro lungo una stretta fessura, poiché la maggior parte della luce della galassia cade fuori dalla fessura. Per risolvere questo problema, VIMOS ha una IFU (field unit mode) integrale, che consente di ottenere spettri in due dimensioni. Per ogni pixel della galassia, la modalità IFU ci offre uno spettro completo. “È come scattare migliaia di immagini con diversi filtri contemporaneamente. Grazie a questo, possiamo studiare in modo dettagliato le dinamiche e la composizione di sorgenti estese come galassie e nebulose “, afferma Juan Carlos Muñoz, collega dello strumento VIMOS. VIMOS è stato utilizzato per l’ultima volta il 24 marzo 2018 ed è ora dismesso. Punti salienti della scienza con VIMOS:
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