Dato il lungo periodo pre-clinico prima che la demenza venga tipicamente diagnosticata, il riscontro è significativo per gli interventi precoci, poiché attualmente non esiste una cura per la malattia. Gli autori principali Darya Gaysina e Amber John, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti ” chiedono una maggiore consapevolezza di quanto sia importante sostenere la salute mentale per proteggere la salute del cervello in età avanzata. Questo studio è di grande importanza – le nostre popolazioni stanno invecchiando a un ritmo rapido e il numero di persone che vivono con capacità cognitive decrescenti e demenza dovrebbe crescere in modo sostanziale nei prossimi trenta anni “.
Darya Gaysina, autore principale aggiunge che i risultati dovrebbero fornire al governo ulteriori motivi per prendere sul serio i problemi di salute mentale e garantire che le disposizioni sanitarie siano adeguatamente finanziate. Lo studio infine conclude: “Abbiamo bisogno di proteggere il benessere mentale dei nostri anziani e di fornire solidi servizi di supporto a chi soffre di depressione e ansia per salvaguardare le funzioni cerebrali in età avanzata”. A segnalarci la notizia anche alcuni utenti del web (a tal proposito ricordiamo che scrivendo alla Pagina https://www.facebook.com/GloboChanneldotcom/ è possibile inviare segnalazioni, osservazioni anche con foto e video, inoltre è possibile seguire tutte le news anche su Telegram all’indirizzo https://t.me/globochannel).