La ricostruzione è stata fatta da Maja d’Hollosy, archeologa e antropologa fisica e specializzata nella ricostruzione di volti. La ricostruzione è stata effettuata sulla base di una scansione 3D del ritratto in marmo. Il pezzo di scultura è piuttosto danneggiato. Ecco perché è stato deciso di integrare le parti scomparse, come il naso e il mento, sulla base di un secondo ritratto di Giulio Cesare: il cosiddetto busto di Tusculum:
Questo busto è stato trovato sul sito dell’antica città di Tusculum, a sud di Roma, ed è nella collezione del Museo Archeologico di Torino. Inoltre, un ritratto in moneta di Gaius Iulius Caesar fu usato dal maestro della zecca Marcus Mettius. Il risultato è il seguente:
Emerge il volto di un uomo dagli occhi piuttosto piccoli e dall’insolita scatola cranica più sviluppata dell’ordinario. Alcuni, credendo che le sculture possano aver riprodotto fedelmente il volto di Giulio Cesare, ipotizzano che il volume cranico possa testimoniare la grande intelligenza che portò Cesare a vincere scommesse a livello strategico, prima di essere assassinato da Decimo Bruto e Publio Servilio Casca Longo. Questo articolo è stato scritto anche grazie al contributo di alcuni utenti del web (a tal proposito ricordiamo che scrivendo alla Pagina https://www.facebook.com/GloboChanneldotcom/ è possibile inviare segnalazioni, osservazioni anche con foto e video, inoltre è possibile seguire tutte le news anche su Telegram all’indirizzo https://t.me/globochannel).