Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una priorità aziendale mettere in relazione la produzione dei mattoni con una responsabile coscienza ecologica. I mattoni si formano attraverso fuoco, acqua, aria e terra, il cui materiale primo viene procurato attraverso un’ingerenza sulla natura. Durante la cottura dei mattoni si formano sostante deterioranti, ma anche materie inorganiche come fluoro o metalli pesanti.
Queste materie si trovano normalmente nell’aria emessa dal bruciatore e gravano sull’ambiente. Questa idea rappresenta una salvaguardia dell’ambiente poichè «grazie a questa tecnologia sarà possibile costruire materiale da costruzione con diverse tipologie di acque torbide e inquinate e senza bisogno di utilizzare i forni». Video:
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