Neve nera sta precipitando dal cielo del territorio di Kemerovo Oblast (o Kuzbass), nella Siberia sudoccidentale. Un episodio non isolato e giò registrato in passato che vede una causa a dir poco inquietante. La neve nera è infatti prova tangibile della devastante forma di inquinamento ambientale dell’area, dove si trova uno dei più grandi giacimenti carboniferi della Terra.
Come riporta FanPage: “a causa degli immensi depositi di carbone dislocati attorno al bacino di Kuznetsk, nel Kemerovo sono fioccate industrie e miniere che lavorano incessantemente il combustibile fossile. Benché si tratti di uno dei peggiori inquinanti del pianeta, esso è ancora oggi una fonte di energia estremamente diffusa per il basso costo, inoltre in quest’aspra regione della Siberia ha dato lavoro – e lo dà tuttora – a moltissime famiglie. Ma il prelievo “selvaggio” dei complessi industriali non fa altro che proiettare in atmosfera altissime concentrazioni di polveri nere, che si appiccicano ai fiocchi di neve e ricadono a terra oscurando case, alberi e automobili.
Non solo incidenti. Per gli eventi degli ultimi giorni è stato messo sotto accusa il sistema di filtraggio di una specifica industria, che a causa di un guasto non avrebbe permesso il blocco le pericolose particelle. Ma il fenomeno si è manifestato anche giorni prima dell’incidente, oltre che in passato, dunque le autorità non ricercano in un singolo evento l’abbondanza di neve nera di questi giorni. Medici e scienziati sono estremamente preoccupati per la salute della popolazione autoctona, costretta a respirare costantemente inquinanti altamente tossici e cancerogeni. Sono ben 2,6 milioni le persone esposte alla minaccia, e la neve nera rappresenta la cartina di tornasole di ciò che finisce nei loro polmoni. L’inquinamento e i cambiamenti climatici sono alla base di un altro evento che ha scosso la Russia negli ultimi giorni; oltre 50 orsi polari hanno invaso alcune città dell’arcipelago di Novaya Zemlya a causa dello scioglimento del ghiaccio artico, che impedisce loro di andare a caccia di foche. Per questo sono alla disperata ricerca di cibo tra i rifiuti urbani”. Uno dei filmati diffusi sul web:
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