Sapevate che chi dimentica facilmente si può considerare più intelligente della media? Dopo anni di ricerca condotta dal prof. Edwin Robertson, dell’Università di Glasgow, nel Regno Unito, le persone che hanno una maggiore attitudine a dimenticare sono anche più propense ad impararne altre.
Insomma una “memoria instabile” è segno di apprendimento e maggiore flessibilità nel passare da un’informazione all’altra. Il cervello, nel mettere da parte informazioni non importanti, fa spazio ad altre informazioni in quantità maggiore di quante ne vengono immagazzinate invece da chi ha una memoria di ferro.
Dimenticando il cervello non si fissa in nozioni acquisite, ma rimane aperto a nuovi stimoli, rendendo più semplice prendere decisioni e agire in modo più consapevole. La capacità di essere multitasking, prendere cioè decisioni in pochi secondi e fare più cose contemporaneamente, può portare a dimenticare informazioni in un periodo di sovraccarico mentale, ma questo non è per niente preoccupante , perchè dimenticare non è un difetto, anzi, è indice di una intelligenza superiore alla media.