Fù scoperto per caso da Percy Spencer, nel 1945 mentre stava effettuando degli studi su un radar, notò una barretta di cioccolata che si sciolse mentre era di fronte a un magnetron attivato; successivamente provò con i pop corn davanti al magnetron, alzando la potenza, e questi scoppiarono velocemente in tutta la stanza, poi provò con un uovo ed esplose. Questa scoperta fatta casualmente, continuò e nel 1947 la Raytheon commercializzò i forni di questo genere. Nel 1955 fu costruito il primo forno per uso casalingo.
Gli alimenti vengono cotti, grazie all’effetto di alcuni campi elettromagnetici sulla materia, ovviamente è un metodo di cottura completamente differente dal forno tradizionale.
Infatti le microonde riscaldano rapidamente l’interno del cibo e no l’esterno come invece avviene nel forno tradizionale. Le molecole del cibo vengono fatte vibrare atonomicamente e proprio questo permette al cibo di riscaldarsi.
Ma può essere una tipologia di cottura buona per la nostra salute?
Nel 2003 una ricerca svolto in Spagna e pubblicato su The Journal of the Science of Food and Agriculture ha concluso che con la cottura a microonde la perdita di sostanze nutritive ci può essere: è risultato che ad esempio i broccoli perdono il 97% delle sostante antiossidanti con la cottura a microonde, mentre con la cottura a vapore perdono solo l’11%.
Un’altro studio è quello svolto in Giappone da Watanabe, i risultati emersi dichiarano che la carne bovina, suina e il latte, se cotti nel microonde perdono il 30-40% di vitamina B12 che contengono.
Un’altra cosa molto grave è legata al latte materno, molte sono le mamme che congelano il loro latte e lo scaldano poi a micronde per velocità e mancanza di tempo, ma cosa succede al latte?
Nel 1992 Quan ha scoperto che questa pratica portava alla perdita del potere battericida e degli anticorpi di cui il latte materno è ricco, e quindi mettendo a rischio l’aumento e la crescita dei batteri nel latte stesso, che poi viene dato ai bambini.
Uno dei principali studi effettuati sull’uso del microonde è sicuramente quello del Dottor Hans Hertel. Nel 1992 per due mesi ha seguito la dieta e lo stato di salute di otto volontari, che mangiavano cibo cotto e scongelato nei forni a microonde o al contrario cotti o scongelati nel forno tradizionale.
Ciò che è stato pubblicato poi dalla rivista svizzera Journal Franz Weber è sconcertante: la cottura a microonde alterava le sostanze nutritive dei cibi e questo portava a cambiamenti nel sangue, con precisione: aumenta i livelli di colesterolo, diminuisce i globuli bianchi, diminuisce dei globuli rossi, produce composti sconosciuti in natura e porta all’anemia. Tutto ciò mette a rischio l’organismo a contrarre malattie da infezioni a problemi ancora più gravi.
Purtroppo però un’organizzazione svizzera che produceva questo tipo di apparecchi non permise la pubblicazione di questa ricerca, cosi il dottore non riuscì subito a rendere noti i rischi dei forni a microonde, il divieto però fu rimosso nel 1998.
Quindi in conclusione, per quanto il forno a microonde possa essere comodo e veloce, ci sono sicuramente alternative più sane e comunque altrettanto veloci per poter cucinare.
Per riscaldare l’acqua, un bollitore è altrettanto veloce e riesce a farlo in pochi minuti. La cottura a vapore è la migliore, ma anche quelle nel forno tradizionale o sui fornelli è sicuramente più salutare rispetto a quella a microonde. Per riscaldare o sciogliere cibi e alimenti si prelige il bagnomaria.
Sicuramente alcuni di questi metodi richiedono più tempo, ma la salute dovrebbe essere il nostro primo impegno.
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