Anche negli Stati Uniti si stanno organizzando per tenere sotto controllo la diffusione del virus, da quello che riporta la testata koaa.com sembrerebbe che il primo impianto di collaudo drive-up del Colorado per il nuovo coronavirus (COVID-19) abbia aperto mercoledì nel quartiere Lowry di Denver e ha visto diverse dozzine di veicoli in fila dopo l’apertura.
La struttura drive-up, sarà aperta dalle 10 alle 14 dal mercoledì al venerdì, e il programma della prossima settimana verrà pubblicato sul sito web dello stato una volta deciso. Il governatore Jared Polis ha annunciato martedì che la struttura si sarebbe aperta in modo che lo stato potesse provare a testare più persone per il virus e ha detto che lo stato sperava di aprire presto altre strutture, inclusa una nel nord del Paese per testare la gente nelle città montane del Colorado.
Intorno alle 11 del mattino, c’erano diverse decine di macchine in fila presso la struttura e i veicoli impiegavano circa 20 minuti per passare dal retro della linea fino al termine del test.
In una conferenza stampa alle 17:00, il governatore Jared Polis ha dichiarato che circa “160 persone sono state testate presso la struttura di drive-up mercoledì” ha affermato che “i risultati, ci forniranno dati molto importanti sulla dispersione globale del virus nell’area della metropolitana di Denver”.
Le persone hanno bisogno di una nota scritta o elettronica di un medico o di un fornitore di servizi sanitari che ordina il test affinché i funzionari sanitari statali possano eseguire il test presso la struttura messa a punto. Ci deve essere quindi una motivazione approvata per poter richiedere il test.
Si prevedono lunghe file di attesa e stanno consigliando a tutti coloro che si mettono in fila per effettuare il test di approvvigionarsi di cibo e acqua. Anche qui dopo aver effettuato il test verrà chiesto alla persona in questione di mettersi in quarantena, in attesa dei risultati. I governatore del Colorado, spera cosi di bloccare eventuali focolai e di proteggere persone più deboli e con un età superiore ai 60 anni. In uno stato come quello del Colorado con quasi 6 milioni di persone lo stato doveva essere in grado di fare “decine di migliaia di test al giorno in modo da poter espandere i criteri a chiunque abbia sintomi simil-influenzali”.
“Abbiamo circa 900 test qui in Colorado. Ad una velocità di 200 al giorno, è solo una scorta di pochi giorni. Prevediamo che ne arrivino altri 1.500 nei prossimi giorni, ma ancora una volta, quei numeri devono cambiare esponenzialmente ”, ha detto Polis. “Quindi, dobbiamo andare da 200 al giorno a 15 o 20.000 al giorno per assicurarci che qualsiasi focolaio possa essere identificato nelle sue fasi iniziali.”
Il numero di presunti casi positivi del Colorado è cresciuto a 20 mercoledì mattina dopo che altri tre casi sono stati identificati nella Contea di Pitkin. Polis ha dichiarato alla CNN che lo stato stava testando i “casi con la più alta probabilità” ma una volta che i test possono essere estesi a diverse migliaia, lo stato “avrebbe avuto una percentuale molto più bassa di positivi, ma dobbiamo trovare questi positivi presto per prevenire loro dalla diffusione. ”
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