Purtroppo non è un caso isolato, anzi sembrerebbe che l’80% dei ricoveri della zona effettuato ad animali marini, sia legato a problemi causati dalla plastica. Se volessimo guardare il lato positivo in questa storia davvero triste, è che anche se sono aumentai casi di questo genere, sono nate molte più associazioni che si occupano di salvaguardare questi esemplari e di difendere l’ambiente dalla plastica.
La plastica è una delle più grandi minacce per la sopravvivenza di esemplari marini, tra cui le tartarughe in tutto il mondo. Durante e dopo il lockdown sembrerebbe che il problema sia anche aumentato e che il mare sia ancora più inquinato. Oltre a bottiglie, sacchetti, bicchieri e quant’altro ad oggi si trovano anche mascherine e guanti pericolosissime per la sopravvivenza marina. Oltre a impigliare animali marini non permettendo loro di nuotare, le sostanze plastiche possono anche essere ingerite dagli stessi animali e questo può bloccare il sistema digerente, provocando infezioni e lacerazioni interne fino alla morte.
Fonte: bari.repubblica.it
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