Meno persone sono state colpite dall’influenza che in qualsiasi momento negli ultimi 130 anni. Gli esperti dicono che il virus sembra essere stato “quasi eliminato” dopo che il numero dei malati è crollato del 95%:
La seconda settimana di gennaio – che normalmente rappresenta il periodo peggiore per la diffusione del virus stagionale – ha visto il numero di sintomi simil-influenzali segnalati ai medici di base a 1,1 per 100.000 persone, rispetto a una media quinquennale di 27. John McCauley, direttore del centro di riferimento e ricerca sull’influenza dell’Organizzazione mondiale della sanità e uno dei massimi esperti mondiali in materia di influenza, ha dichiarato:
“L’ultima volta che abbiamo avuto prove di tassi così bassi è stato quando stavamo ancora solo contando i decessi per influenza, e era il 1888, prima della pandemia influenzale del 1889-90. Simon de Lusignan – professore di cure primarie all’Università di Oxford e direttore del centro di ricerca e sorveglianza del Royal College of GPs, che si concentra sull’influenza – ha detto che l’influenza è stata ora “quasi completamente eliminata“. Nonostante ci fossero normalmente migliaia di ricoveri ospedalieri durante la seconda settimana di gennaio, quest’anno il tasso di ricovero è stato pari a zero in Inghilterra. Gli esperti ritengono che la pandemia di nuovo coronavirus abbia avuto un ruolo nel drammatico calo dei numeri, con una maggiore forma di igiene collettiva e conseguente immunità che lascia i germi influenzali senza un posto dove andare. Il professor Martin Marshall, presidente del Royal College of GPs, ha dichiarato al Sunday Times:
“Ha senso se si considerano le restrizioni di blocco, le misure di distanziamento sociale e una maggiore attenzione al mantenimento di buone pratiche igieniche che stiamo vedendo al momento – che funzionerà per fermare la diffusione di malattie contagiose come raffreddore e influenza, nonché Covid-19.” Il professor Marshall ha aggiunto che quest’anno c’è stato anche un aumento dell’assunzione del vaccino antinfluenzale con oltre l’80% degli over 65 che si sono fatti avanti per il vaccino, secondo il Sunday Times. Un altro fattore che potrebbe aver contribuito al basso numero di influenza è la restrizione ai viaggi internazionali che secondo gli esperti ha “interrotto la circolazione globale dell’influenza“. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’attività influenzale è rimasta a livelli inferiori alle attese per questo periodo dell’anno in tutto il mondo. Tuttavia, l’OMS avverte che la pandemia di Covid-19 potrebbe anche avere avuto un impatto sui “comportamenti di ricerca sanitaria” e sulle pratiche di test e afferma che i dati devono essere trattati con cautela. Molti temevano che fosse la tempesta invernale perfetta, una situazione da incubo che avrebbe spinto il servizio sanitario oltre il limite: il “gemello demico” dell’influenza, che uccide circa 10.000 britannici ogni anno, e una seconda ondata mortale del coronavirus. Ha spinto il governo a lanciare la più grande campagna di vaccinazioni antinfluenzali della Storia:
Nel settembre dello scorso anno, la Public Health England ha emesso un appello, ricordando alle persone l’importanza di ottenere il vaccino antinfluenzale durante la pandemia. La professoressa Yvonne Doyle, direttrice della protezione sanitaria, ha affermato che l’influenza circolerà durante la consueta alta stagione, ma che abbiamo anche a che fare con Covid-19. In un videomessaggio, ha detto: ‘Se le persone sono così sfortunate da contrarre entrambe queste condizioni, potrebbero avere malattie davvero molto gravi. Quindi stiamo cercando di proteggere coloro – in particolare quelli che sono più vulnerabili – dall’influenza in modo che non corrano il rischio di avere sia l’influenza che il Covid-19″ – aveva concluso. (Fonte news: Daily Mail).
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