E’ stato scientificamente dimostrato che l’ozono elimina appunto virus presenti nell’aria, questo tipo di studio sino ad oggi non è stato possibile effettuarlo sul Covid19, perchè servono dei laboratori con livello di biosicurezza 3 o superiore. Per superare questo limite lo studio è stato effettuato su delle particelle virali molto assomiglianti al virus della Sars-Cov-2, ma non infettive, solitamente utilizzate in altri campi, come quello dei vaccini.
Fino ad ora questo tipo di studio non era mai stato effettuato.I risultati dello studio sono stati pubblicati su Environmental Chemistry Letters, i ricercatori hanno valutato l’effetto dell’ozono su sei differenti materiali tra quelli più diffusi: vetro, acciaio inox, rame, ottone,lega di alluminio e nichel. “Sono stati scelti in base alla loro abbondanza sulle superfici di uso comune“, dicono gli studiosi “Il nichel e il rame, ad esempio, sono utilizzati nei dispositivi elettrici. L’ottone è un materiale molto utilizzato per decorazioni, strumenti musicali e gioielli. L’acciaio inossidabile è spesso utilizzato in elettrodomestici da cucina, stoviglie e ascensori, comprese porte e pannelli. Anche il vetro e le leghe di alluminio sono materiali di uso comune”.
Ogni superficie è stata esposta all’azione dell’ozono in diverse concentrazioni, in base anche a vari tempi di esposizione.“Abbiamo dimostrato che l’ozono neutralizza il virus in un’ampia gamma di concentrazioni e tempi di esposizione, con una diminuzione carica virale del 99% dopo 30 minuti di esposizione a 1000 ppmv ” dicono i ricercatori .” Il materiale ha avuto un effetto notevole sulla disinfezione, con superfici in vetro, acciaio inossidabile e leghe di alluminio che hanno risposto meglio alla disinfezione rispetto alle altre superfici (nichel, rame e ottone)”.
E’ stato testato anche su superfici difficili da raggiungere e i risultati hanno valutato che il successo è stato del 90%. “Il suo vantaggio rispetto ai comuni disinfettanti (come alcool e candeggina) è la sua capacità di disinfettare oggetti e aerosol all’interno di una stanza e non solo le superfici esposte, rapidamente e senza pericolo per la salute pubblica” ha detto la dott.ssa Ines Zucker della Scuola di Ingegneria Meccanica dell’Università di Tel Aviv e prima autrice dello studio. “Poiché il gas può essere prodotto in modo relativamente economico e semplice dall’ossigeno gassoso mediante scarica elettrica, dovrebbe essere possibile introdurre sistemi di disinfezione con ozono su scala industriale per combattere l’epidemia di COVID-19”.