I nativi Americani sono tornati nelle loro terre, sono riusciti a riacquistare 700ettari di praterie e anche laghi e montagne nell’Oregon meridionale, una parte del territorio conquistato circa 150 anni fa dal governo degli Stati Uniti. I Klamath sono una tribù di nativi americani, che storicamente viveva nell’Oregon: “Stiamo rimettendo insieme un cuore spezzato” ha detto Willa Powless, leader della tribù. Nel 1970 il libro di Dee Brown ha iniziato a modificare la visione distorta che molti avevano delle tribù native.
Questa tribù non è la sola che ha deciso di riconquistare il proprio territorio, anche gli Oneida, hanno riacquistato due terzi dei 25 mila ettari della riserva in cui vivevano nel Wisconsin. Anche gli Yurok hanno riacquistato dei territori in California e i Cherokee in Nord Carolina. Il percorso per arrivare a questo è stato lungo, i nativi vogliono proteggere la loro terra attraverso una legislazione speciale che concede loro delle agevolazioni fiscali e per far si che questo avvenisse, è passato molto tempo. “È cominciato tutto negli anni ’70“, dicono i Klamath. “La nostra gente nasce con una connessione naturale con la terra. Qualcosa che ci viene tramandato dagli anziani e che noi tramandiamo ai figli. Riottenere un ampio pezzo di territorio, specie se è terra selvaggia, non sviluppata, è probabilmente il modo migliore di sanare le nostre ferite”.
Fonte: ilsecoloxix.it
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