La startup lussemburghese Maana Electric testerà presto il suo TerraBox, una fabbrica completamente automatizzata delle dimensioni di diversi container che preleva sabbia e produce pannelli solari. L’azienda intende inviare nei deserti queste piccole scatole a forma di container, in grado di costruire pannelli solari utilizzando solo elettricità e sabbia come materia prima, per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici.
Se tutto va secondo i piani, la tecnologia potrebbe raggiungere anche la Luna, Marte e oltre per aiutare le future colonie spaziali a soddisfare i propri bisogni energetici. Il TerraBox si inserisce nei container di spedizione, consentendo alle mini fabbriche di essere trasportate nei deserti di tutto il mondo e di produrre energia pulita e rinnovabile. Oltre a contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, questo prodotto potenzialmente rivoluzionario potrebbe aiutare a ridurre la dipendenza dagli operatori di energia rinnovabile in Cina, che produce la maggior parte dei pannelli solari fotovoltaici del mondo.
I primi piloti TerraBox inizieranno nel 2022, ma la società sta già lavorando a una versione lunare adattata del suo TerraBox, progettata per convertire la regolite lunare in silicio ad alta purezza. Questo è teoricamente sufficiente per produrre un megawatt di energia all’anno. Il processo di produzione dei pannelli solari rilascia anche ossigeno come sottoprodotto, che potrebbe essere utilizzato dai futuri astronauti per creare ambienti traspiranti nello spazio.
Lo spazio TerraBox di Maana Electric è progettato per essere più leggero e facilmente trasportabile fuori dal pianeta. TerraBox Engineered for Earth e TerraBox Engineered for Space condividono circa il 60% della stessa tecnologia. Secondo l’azienda, i pannelli solari di oggi sono più puliti del nostro attuale mix energetico, ma il loro processo di produzione produce più CO2 per kWh di quella di cui abbiamo bisogno entro il 2040 per fermare il riscaldamento globale. L’azienda afferma che i suoi pannelli sono puliti al 100% dal momento in cui vengono prodotti fino alla fine della loro vita utile. Poiché le missioni Artemis e Lunar Gateway della NASA prevedono di stabilire una presenza umana sulla Luna a partire dal 2024, la tecnologia di Maana Electric potrebbe aiutare a stabilire una presenza umana nel nostro vicino celeste più prossimo.
