I ricercatori sono riusciti a ottenere un nuovo elettromagnete superconduttore per generare un campo magnetico di 20 tesla – questa è l’unità che misura la forza di un magnete – che secondo un comunicato stampa del MIT è il più forte del suo genere mai generato sulla Terra, e un “grande progresso” verso la fusione pratica, che secondo molti esperti potrebbe un giorno fornire al mondo un potere quasi illimitato. “La fusione in molti modi è l’ultima fonte di energia pulita“, ha detto nel comunicato la geofisica del MIT Maria Zuber. “La quantità di potenza disponibile è davvero rivoluzionaria. Le sfide per realizzare la fusione sono sia tecniche che scientifiche”, ha affermato nel comunicato il direttore del MIT Plasma Science and Fusion Center Dennis Whyte, che sta aiutando a sviluppare il reattore sperimentale a fusione SPARC del MIT.
In questo caso, la disponibilità commerciale di un nuovo materiale – per aspetto simile ad un comune nastro – ha permesso al team del MIT di creare un campo magnetico di 20 tesla con una struttura di appena un quarantesimo delle dimensioni di cui avrebbero avuto bisogno se avessero usato magneti più convenzionali. Questo è un enorme vantaggio per la visione del team di realizzare un reattore a fusione più piccolo che raggiunga temperature più elevate, l’approccio opposto a quello adottato dal team ITER in Francia, che è un’enorme struttura che opera a temperature più basse. “È davvero un momento spartiacque, credo, nella scienza e nella tecnologia della fusione”, ha detto Whyte.