Sarà capitato a tutti ameno una volta nella vita di utilizzare le gallette di riso, sono pratiche, versatili e possono accompagnare piatti dolci e salati. Ma vi siete mai chiesti come vengono prodotte? Il metodo che utilizzano è abbastanza particolare, perchè i cereali usati ( non sempre riso) devono gonfiarsi e per far questo utilizzano un macchinario chiamato estrusore, che attraverso una pressione altissima cuoce il cereale e crea appunto le gallette che a contatto con l’aria si gonfiano. Lo stesso procedimento viene utilizzato ad esempio per i corn flakes oppure per altri tipi di dolciumi confezionati. Le gallette sia di riso che di altri cereali, vengono utilizzati spesso per diete ipocaloriche, anche se a parità di peso le gallette rispetto al classico pane hanno circa 390calorie su 100gr.
Altra cosa importante sottolineare è che a causa delle elevate temperature a cui il cereale è sottoposto si forma l’acrilamide, una sostanza molto cancerogena per l’uomo, che si trova anche nel caffè e nella frutta secca tostata. Inoltre hanno un indice glicemico alto, quindi devono essere consumate con molta attenzione da chi deve tenere sotto controllo questo genere di valori, infatti sono sconsigliati a diabetici. Inoltre la lavorazione ad alte temperature può eliminare vari nutrienti tra cui la lisina e le vitamine.
Secondo alcune ricerche pubblicate su Oekotest su alcune gallette anche provenienti da agricoltura biologiche sono state trovare sostanze dannose per la salute come il cadmio. Ovviamente non stiamo dicendo di eliminarle completamente dalla dieta, ma di consumarle con cautela, soprattutto se si soffre di patologie particolari. Una dieta sana è anche legata alla consapevolezza di ciò che abbiamo nel piatto e bisogna poi aggiungere ad essa anche esercizio fisico costante. Per sostituire questi alimenti confezionati, l’ideale è consumare prodotti fatti in casa comunque freschi con farine integrali e ingredienti naturali.
Fonte: eticamente.net