La stella 2MASS J20395358+4222505 (scoperta nel 2006) è stata osservata in maniera più approfondita dagli astronomi che hanno così constatato caratteristiche straordinarie:
Stando a quanto riportato nello studio, la stella – dalla caratteristica luce bluastra – sarebbe circa un milione di volte più luminosa del Sole e grande circa 50 volte rispetto alla stella del nostro sistema solare. La supergigante blu – che si trova a circa 5.700 anni luce dalla Terra – è fatta di densa nube di gas e polvere interstellare ed è stata osservata grazie allo strumento Megara, installato sul Gran Telescopio Canarias, ubicato presso l’Osservatorio Roque de los Muchachos sull’isola di La Palma, colpita dall’eruzione del vulcano Cumbre Veja. Proprio la riduzione delle polveri precedentemente emesse dal vulcano ha permesso ai ricercatori il miglioramento delle loro attività di osservazione. “Le stelle massicce” – si legge nell’introduzione dello studio scientifico – “sono una piccola frazione di una data generazione stellare. Per una funzione di massa iniziale di Salpeter (IMF) ci aspettiamo solo una stella con più di otto masse solari ogni 500 stelle di massa minore. Inoltre, sono i primi membri di quella generazione ad evolversi e scomparire in poche decine di milioni di anni, quando le stelle di tipo solare iniziano a malapena la loro vita nella sequenza principale” – sottolineano i ricercatori. Questo lavoro ha utilizzato i dati della missione dell’Agenzia spaziale europea (ESA) Gaia ( https://www.cosmos.esa.int/gaia ), elaborati dal Gaia Data Processing and Analysis Consortium (DPAC, https://www. .cosmos.esa.int/web/gaia/dpac/consortium ). Il finanziamento del DPAC è stato fornito dalle istituzioni nazionali, in particolare le istituzioni partecipanti all’Accordo Multilaterale Gaia . Il link allo studio pubblicato online:
https://academic.oup.com/mnras/article/511/3/3113/6529785