Il latte è molto diffuso nel nostra dieta, dalla colazione, alla preparazione di piatti salati al consumo di mozzarella e formaggi è uno degli alimenti che caratterizza il nostro territorio.
Ma siamo davvero consapevoli della provenienza? Di ciò che beviamo? Per quanto sia un vanto della produzione Italiana, solo da pochi anni è stata introdotta una normativa che impone di indicare al produttore, non solo la provenienza del latte, ma anche il luogo dove viene “condizionato” e ” trasformato”. Ma come leggere bene l’etichetta del latte?
Nel 2017 è entrata in vigore una normativa nazionale legata all’etichettatura di latte e derivati, che mira ad un più chiara e corretta informazione sui prodotti lattiero-caseari. Sulla uova etichetta vengono indicate indicazioni come:
– Paese di mungitura: Quindi il paese da cui è stato munto il latte
– Paese di condizionamento: Il paese in cui è stato condizionato il latte, che può essere diverso da quello di mungitura.
– Paese di trasformazione: Il nome deo paese in cui è stato trasformato che può essere ancora diverso.
Se le tre operazioni avvengono nello stesso paese, ci sarà una sola dicitura, se invece vengono effettuate in paesi differenti potresti trovare una dicitura simile a questa:
Miscela di latte di Paesi UE (quindi la mungitura),
Latte condizionato in Paesi UE (in merito al condizionamento),
Latte trasformato in Paesi UE (si riferisce alla trasformazione).
Se un prodotto proviene da paesi al di fuori dell’Unione Europea ci sarà scritto “Paesi non UE”.
Fonte:cookist.it