La diastasi fino a poco tempo fa non era considerata una patologia e i sintomi erano molto sottovalutati. Spesso era considerato un semplice problema estetico. Oggi per fortuna non è più così ed è stata riconosciuta come una vera e propria patologia legata alle mamme, visto che è strettamente correlata alla gravidanza.
I sintomi sono legati soprattutto a condizioni post-parto, il corpo della donna è segnato a livello fisico, diventando invalidanti e anche pesanti da sopportare a livello fisico. I primi sintomi che dovrebbero mettere in allarme sono:
– gonfiore a livello addominale, soprattutto post
– forti fitte a livello addominale
– difficoltà nella digestione e spesso anche nausea
– difficoltà respiratorie che possono essere legate anche al momento della digestione
– dolori a livello lombare
– la spina dorsale può subire inclinazioni, una in particolare chiamata iperlordosi che viene riconosciuta dall’addome sporgente e dai glutei protratti in modo eccessivo verso la parte posteriore.
Ma quali possono essere le conseguenze, oltre a livello estetico?
– Ernie ombelicali
– ernie addominali
– prolasso uterino
– incontinenza
Da cosa può essere causata la diastasi addominale?
Tutto parte dal muscolo retto addominale che è quello che si espande in gravidanza. Il muscolo in questione è a specchio, quindi è identico sia nella parte sinistra che destra e al centro ad unire le due parti c’è la linea alba. Questa zona è molto sottile ed è composta da un tessuto connettivo, che non contiene nervi e neanche vasi sanguigni. Quando una donna è incita capita di vedere proprio in evidenza questa zona, queso indica una pressione sul retto addominale.
Questo è tutto nella norma, durante una gravidanza, perchè il corpo della donna si presta a fare spazio al piccolo che cresce. Tutto ciò può causare uno stiramento a livello addominale e la diastasi può presentarsi nel momento in cui, l’allontanamento dei due retti ( dx e sx) supera la tollerabilità, in più può esserci anche un assottigliamento dei tessuti connettivi e questo può essere rischioso, perchè in quel caso anche dopo il parto la pancia può non rientrare del tutto al suo posto.
Solitamente nei mesi successivi questa alterazione dei tessuti, definita dai medici anche GAP dovrebbe piano piano rientrare, ma bisogna considerare anche se ci sono stati ulteriori notevoli aumenti di peso. Dopo 6-8 mesi dal parto, se la situazione non rientra, bisogna considerare la presenza di diastasi del retto addominale a livello patologico.
Questo può essere davvero pesante a livello psicologico per le mamme, considerando anche la fragilità e la tempesta ormonale che ogni donna affronta dopo il parto. Quello che spesso capita è la domanda ” Sei di nuovo incinta?”. Senza considerare i problemi a livello fisico: incontinenza, gonfiore post pasto, disturbi digestivi.
Ma come si può curare?
Sicuramente ginnastica e fisioterapia specifica possono aiutare tantissimo, se il problema è davvero molto eccessivo, la chirurgia può aiutare tanto a risolverlo.