Nonostante la zona alta del cratere del vulcano Vesuvio sia da tempo interdetta ai percorsi in solitaria, un turista americano ha deciso di accedervi, mettendo a rischio la propria vita:
Stando a quanto si apprende da fonti giornalistiche italiane, erano le ore 15:00 quando la squadra di servizio delle guide vulcanologiche ha avvistato due persone sulla parte alta del cratere, notando che uno dei due era praticamente scivolato nel Vesuvio. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, un giovane turista americano, dopo aver tentato di effettuare un selfie, ha perso il controllo dello smartphone che è scivolato nel vulcano. Nel tentativo di recuperare il dispositivo, il turista è caduto anch’egli nel cratere. “Quattro guide vulcanologiche – hanno reso noto le guide vulcanologiche – si sono messe in moto all’istante e, arrivate sul posto, una di loro è stata calata con una corda per una quindicina di metri per consentirgli di mettere in sicurezza il turista sprovveduto, che rischiava di fare un volo di oltre 300 metri”. E ancora:
“Il ragazzo è stato portato in salvo dalle nostre guide che hanno poi provveduto anche a prestargli le prime cure, in quanto presentava molteplici escoriazioni alle gambe, alle braccia e alla schiena. Soltanto in un secondo momento sono arrivati i carabinieri forestali, allertati da un’amica del turista, che hanno preso in consegna l’uomo per condurlo in caserma e denunciarlo. Dunque – hanno spiegato le guide vulcanologiche -, riconoscere la prontezza e la professionalità mostrata anche in questa occasione mi è sembrata la cosa più giusta da fare. Avendo parlato direttamente con chi ha prestato il soccorso, posso dire tranquillamente che sabato scorso (9 luglio) sul Vesuvio hanno salvato una vita umana. Ringrazio ufficialmente tutto il gruppo delle guide appartenenti al Presidio Permanente Vulcano Vesuvio, sempre pronti e operativi in qualsiasi condizione”.
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