L’uomo da quando si è ” evoluto” sente la necessità di dover misurare il tempo: ore, giorni, mesi e cosi via. Gli antichi romani chiamavano i giorni all’interno dell’anno, appunto annus e la parola calendario deriva dal romano ” Calendarium” che altro non era che il registro delle tasse riscosse il primi giorni del mese. I primi calendari furono ideati sull’idea dei moti di alcuni astri in particolare del sole e della terra.
Particolarmente si prestava attenzione ai cicli astronomici: stagioni, rotazione della Terra intorno al Sole, sulle fasi lunari e i pianeti del sistema solare che danno il nome ai giorni della settimana.
Nel corso dei secoli sono stati introdotti vari tipi di calendari come quello egizio, sumero,ebraico. I più diffusi e ancora oggi utilizzati son stati quello Gregoriano e il Giuliano. Il calendario Giuliano era un calendario solare che comprendeva 365giorni, suddiviso in 12 mesi, ogni 4 anni ad un mese ( quello di febbraio) veniva aggiunto un giorno, definendo gli anni con un giorni in più bisesto, così come lo conosciamo anche oggi.
Nel 1699, in Svezia l‘Impero Svedese decise di passare dal calendario Giuliano a quello Gregoriano che aveva una differenza di 10 giorni, infatti il secondo era astronomicamente più preciso. Per recuperare quei 10 giorni decisero di recuperare tutti gli anni bisestili per i successivi 40anni, dal 1700 al 1740, quindi non avrebbero dovuto mettere il 29 febbraio per 40 anni. questo permetteva di recuperare 1 giorno ogni 4 anni e 10 giorni in 40 anni.