La più antica fonte scritta riguardante le città sotterranee è Senofonte. Nella sua Anabasi, egli scrive che la gente che viveva in Anatolia aveva scavato città sotterranee per viverci con le famiglie, gli animali domestici e le vettovaglie necessarie alla sopravvivenza.[3] La prima costruzione risale al VII a.C.–VIII secolo a.C., ampliatasi poi in età bizantina e successivamente:
La città era probabilmente chiusa da grandi porte di pietra. Derinkuyu è la più grande città sotterranea della Turchia, più vasta quindi della vicina Kaimaklı. Il complesso ha 11 livelli, sebbene molti piani non siano ancora stati scavati. Ha un’area di 650 metri quadrati e ogni piano esistente potrebbe essere stato creato in momenti differenti. La città era connessa con altre città sotterranee, attraverso chilometri di lunghi tunnel. La città poteva ospitare da 3.000 a 50.000 persone:
Come le altre città sotterranee della Cappadocia, anche Derinkuyu aveva un certo numero di locali atti a fungere da deposito di alimenti, da cucine, chiese, stalle, stanze per la preparazione del vino e dell’olio e camini di ventilazione. La città sotterranea di Derinkuyu si estende per una profondità di 85 metri. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un interessante video-approfondimento diffuso sul web nel 2022:
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