La storia della “Sedia del diavolo” nella metropoli romana

La tomba Elio Callistio un liberto dell’età romana è diventata un simbolo della Roma antica e misteriosa. Dopo secoli dalla sua costruzione un terremoto ha distrutto il tetto e una delle quattro pareti e questo l’ha resa quella che è oggi.
Durante il medioevo è stata soprannominata “Sedia del diavolo” ma per quale motivo?

Se visto da una certa distanza sembra proprio un trono, all’epoca era immersa dalle campagne romane lungo l’antica via Nomentana, era stata costruita su una collina che permetteva la sua visione anche da lunghe distanze. Nel periodo medioevale, i pastori che portavano gli animali al pascolo cercano rifugio proprio all’interno del monumento e accendevano fuochi per riscaldarsi.

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Si può immaginare l’effetto che da lontano questo luogo misterioso poteva dare: un gigantesco trono infuocato, con bagliori legati alla presenza dei falò.
Ovviamente, storie, superstizione e racconti tramandati hanno creato una legenda intorno a questo monumento non da poco. Oggi si trova immersa nella metropoli moderna romana, si trova nel nel Quartiere Trieste in Piazza Elio Callistio, ma fino agli anni ’50 del ‘900 si chiamava appunto Piazza della sedia del diavolo.

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